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Elisa Salerno: nata troppo presto, rinata in noi ad oggi

Pensatrice, scrittrice, giornalista, teologa, e attivista, Elisa Salerno nacque nel 1873 a Vicenza dove visse fino alla sua morte, avvenuta nel 1957. Per tutta la sua vita ha lottato per la “santa causa della donna”, conducendo battaglie che all’epoca erano indubbiamente avanguardiste e sfidando potenti figure istituzionali, sia ecclesiastiche che e non. Fu in seguito considerata una delle protagoniste del movimento femminista tra la fine degli Ottocento e la metà del Novecento e a causa di questo suo impegno, subì la censura fascista e la messa all’indice delle sue opere da parte della chiesa. Nel suo pensiero, centrali erano i diritti della donna: il raggiungimento della parità salariale, tutela della maternità, lotta agli abusi e l’incoraggiamento all’istruzione e all’assunzione di ruoli di responsabilità.

Che Elisa Salerno sia stata una figura ribelle, geniale ed illuminata non vi sono dubbi alcuni. Tuttavia una domanda può sorgere spontanea: parlare di Elisa Salerno, ad oggi, ha ancora senso? È giusto e legittimo interrogarsi sul cos’è rimasto delle sue battaglie, del suo pensiero e dei valori che con tanta fatica (e sofferenza) ha sostenuto e portato avanti. Già allora, Salerno aveva intuito l’ingiustizia e la pericolosità sociale del gap salariale, cosa di cui oggi ormai tanti sono ben consapevoli. Aveva capito, soprattutto, che due erano le tappe fondamentali della strada per l’emancipazione delle donne, il lavoro e l’istruzione.

Ma se osserviamo la realtà con sguardo critico ci appare chiaro che il mondo, sia laico che ecclesiastico, che la Salerno desiderava con tanto ardore è ancora ben lontano. Le donne e ciò che le riguarda continuano ad essere un argomento marginale e secondario, discusso solamente quando qualcosa di grave accade. Ad oggi la donna risulta ancora un soggetto dai diritti mutilati e/o dimezzati, proprio come negli anni in cui la Salerno scrisse la maggior parte delle sue opere.

Parlare delle sue opere, del suo pensiero, ci aiuta a tenere traccia dell’evoluzione dei diritti femminili, ci aiuta a capire le tante difficoltà in cui ci si imbatte nel percorso di affermazione della donna e dei suoi diritti. La lotta della Salerno fu contro tutte quelle componenti sociali che al tempo mantenevano le donne in situazioni di inferiorità, fu una lotta contro difficoltà che ad oggi continuano a perdurare. L’esigenza di altre figure come lei, donne e uomini pronti a discutere, argomentare e sorreggere le proprie opinioni e pensiero è chiara, continuare a parlare della Salerno è necessario. Elisa Salerno era nata troppo presto per i tempi in cui visse, la vera domanda è se anche ad oggi sarebbe così.

 

Veronica Brusaferro

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