Dossier “Donna e pace” 5
Bertha von Suttner, 1905 Jane Addams, 1931 Emily Greene Balch, 1946 Mairead Corrigan, 1976 Betty Williams, 1976 Madre Teresa, 1979 Alva Reimer Myrdal, 1982 Aung San Suu Kyi, 1991 Rigoberta Menchù, 1992 Jody Williams, 1997
Donne alle quali è stato conferito il Premio Nobel per la Pace
Analizzando i movimenti per la pace iniziati e diretti dalle donne, Birgit Brock-Utne in La pace è donna si è chiesta che cosa caratterizzi la lotta delle donne per la pace ed ha trovato tre caratteristiche:
- È collegata al loro prendersi cura degli esseri umani, soprattutto dei bambini, ma anche di se stesse e di altre donne.
- Utilizza una svariata serie di tecniche, azioni e strategie non violente.
- Va al di là degli obiettivi politici, in senso stretto, e dei confini nazionali; è diretta a raggiungere le altre donne, anche del campo opposto.
Soprattutto le donne sono le prime educatrici alla pace in seno alle loro famiglie, tanto più se si tiene conto che ormai quasi il 30% delle donne (ed in alcune aree del pianeta anche di più, es. Caraibi) sono anche capofamiglia, specie nei paesi poveri.
Sono educatrici particolarmente sensibili ai valori della condivisione e della collaborazione, piuttosto che a quelli della competizione; ciò le rende particolarmente attente ed interessate (più degli uomini) anche alla ricerca di tattiche e strategie per costruire processi di pace.
La donna, inoltre, sottolinea M. T. Santiso, in La donna spazio di salvezza, proprio a partire dalla sua corporeità sperimenta una caratteristica relazionale prioritaria: il suo essere si presenta come vulnerabile all’azione dell’altro, mentre secondo l’ordine naturale, il suo corpo non può violare l’altro. E’ un’indicazione preziosa se si vogliono costruire oggi rapporti non violenti, alla quale si aggiunge quella relativa al sangue, che segna ciclicamente il tempo delle donne. Sangue che indica la vita e che la madre deve spargere se vuole dare alla luce una nuova creatura.
Questo, in un mondo sempre più conflittuale, violento, insanguinato e sanguinario, è un altro messaggio importante e significativo: la donna quando sparge il sangue mette al mondo la vita!.
Per approfondire:
Franca Pieroni Bortolotti, La donna, la pace, l’Europa. L’associazione internazionale delle donne dalle origini alla prima guerra mondiale, Milano, Franco Angeli, 1985, pp. 335.
Jean Bethke Elshtain, Donne e guerra, Bologna, Il Mulino, 1991, pp. 345.
Amnesty International, Donne. Rapporto sulle violazioni dei diritti umani delle donne, Torino, Sonda, 1991, pp. 99.
Amnesty International, Donne in prima linea. Contro le violazioni dei diritti umani, Firenze, Edizioni Cultura della Pace, 1995, pp. 118.
Zlata Filipovic, Diario di Zlata. Una bambina racconta Sarajevo, Milano, Rizzoli, 1994, pp. 165.
Women’s International Network Emergency and Solidarity, A Directory of Women’s Groups in Emergency Situations, Roma, WIN, 1999, pp.192.
Maria Teresa Porcile Santiso, La donna spazio di salvezza, Ed. Dehoniane, Bologna 1994.