SULLA RESISTENZA SIRIANA
L’Associazione Presenza Donna, martedì 23 ottobre 2012, ha ospitato l’incontro promosso dall’Associazione femminileplu-rale, patrocinato dal Comune di Vicenza, “Sulla resistenza siriana, la voce di padre Paolo Dall’Oglio“. Un incontro pomeridiano che molte persone non hanno voluto perdere per ascoltare un testimone d’eccezione, che dopo l’espulsione dalla Siria sta girando il mondo per far conoscere la tragedia che si sta consumando in quel paese. | ||
L’arabista Elisabetta Bartuli, docente alla Ca’ Foscari di Venezia, ha introdotto il gesuita p. Dall’Oglio, fondatore e priore del monastero cattolico siriaco Deir Mar Musa al-Habashi nel deserto al nord di Damasco, fortemente impegnato a promuovere il dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani. P. Dall’Oglio è stato espulso dal governo siriano nel giugno scorso. | ||
Rispondendo alle domande di E. Bartuli, p. Dall’Oglio è entrato subito nel vivo della tragedia che si sta consumando in Siria sotto gli occhi troppo spesso indifferenti del mondo. Il potere della cupola familiare che da 40 anni sta opprimendo il paese, attraverso tutti i mezzi a disposizione, a partire da quelli dell’esercito, sta massacrando il popolo siriano, che sull’onda delle primavere arabe tunisina, egiziana, libica e yemenita, ha il coraggio di scendere in piazza per chiedere democrazia e rispetto per la dignità umana. | ||
Più volte è stato sottolineato che non si tratta di una contrapposizione religiosa; la Siria è stata per secoli un paese rispettoso delle differenze che si sono affermate entro i suoi confini. P. Dall’Oglio ha ribadito l’importanza ed il valore della resistenza di questo popolo; una resistenza da sostenere, non dando ascolto alla propaganda distorta che viene ampiamente promossa sui mezzi di comunicazione e che a volte trova riscontro anche nelle chiese. | ||
E’ fondamentale rendersi consapevoli della reale situazione, liberarsi dai pregiudizi per avere una visione più obiettiva delle cose, ha ricordato Nibras Breigheche, presente all’incontro e prima donna a far parte del Direttivo dell’Associazione Italiana degli Iman. Tra i pregiudizi da superare ha sottolineato quello che vede la donna musulmana sottomessa, mentre il Corano in molti versetti evidenzia la sua totale parità di dignità con l’uomo. | ||
All’incontro, che ha visto numerose persone presenti, non è mancata l’opportunità del dibattito, che ha fatto emergere da un lato la necessità di essere meglio informati su quanto sta realmente avvenendo in Siria e dall’altro di far crescere una fattiva solidarietà con quanti stanno pagando con il sangue la lotta per il rispetto dei diritti umani e per l’affermarsi della democrazia. | ||
Il metodo del dialogo è stato auspicato soprattutto da Aboulkheir Breigheche, iman di Trento e membro del direttivo delle Federazioni islamiche in Europa, che al termine dell’incontro ha voluto ringraziare le organizzatrici dell’evento e quanti hanno partecipato. Questo incontro è stato un ulteriore tassello nel percorso di conoscenza delle primavere arabe e dei passi, a volte molto dolorosi da fare, perché esse siano davvero tali. | Per vedere i precedenti incontri sulle primavere arabe: con Paola Caridi clicca qui con Riccardo Cristiano clicca qui con Azzurra Meringolo clicca qui |