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CLAIRE LY


Festival Biblico 2013Sabato 8 giugno 2013

 

Ore 17.30 – Testimonianza

Palazzo delle Opere Sociali
Piazza Duomo, 2 – Vicenza
Fede in dialogo: io, ponte fra le culture
Claire Ly
Esule cambogiana e docente all’Istituto di Scienze

e teologia delle religioni di Alés (Francia)
Modera: Anna Pozzi, Giornalista



































Sabato 8 giugno abbiamo avuto la grande opportunità di avere al Festival Biblico Claire Ly, da molti anni ormai residente in Francia dov’è immigrata come rifugiata cambogiana e dove attualmente è docente presso l’Istituto di Scienze e teologia delle religioni di Alès.

 

In collaborazione con il PIME di Milano e con il Centro Studi Presenza Donna di Vicenza è stato possibile organizzare questo incontro che ha le caratteristiche della straordinarietà, vista la testimonianza che Claire Ly porta a tutte le persone che incontra raccontando la sua esperienza di conversione ed il suo impegno nel dialogo fra le religioni, in particolare il buddismo ed il cristianesimo.
 Lo straordinario incontro con Claire Ly
 Presentazione dell'evento  Presentazione di sr. Federica Cacciavillani
 L'introduzione di Anna Pozzi
Sr. Federica Cacciavillani ha presentato l’incontro che si è tenuto nel salone d’onore del palazzodelle Opere Sociali di Vicenza, facendo memoriadi quando l’Associazione Presenza Donnaaveva già avuto modo di ospitare e di ascoltare Claire Ly lasciando un bellissimo ricordo.

La giornalista Anna Pozzi ha quindi introdotto la testimonianza con dei brevi cenni biografici e soprattutto mettendo in evidenza come anche il suo incontrare Claire (traducendo ora

il suo ultimo libro – Mongrovia) sia stato e sia un’esperienzache tocca la vita nel profondo.
 I presenti nel salone del palazzo delle opere sociali  Claire Ly e Anna Pozzi
 Il saluto iniziale: Fede in dialogo  L'iintervento di Claire Ly

Claire Ly ha sviluppato il tema della fede in dialogo in chiave autobiografica e nello stesso tempo volendo far emergere la condizione di tante persone, in particolare donne, che come lei hanno vissuto e spesso stanno vivendo le fasi del dramma che lei stessa ha attraversato.

Innanzitutto donna sfollata. E qui ha raccontato la tragica vicenda cambogiana che l’ha costretta a vedere l’uccisione dei suoi cari e di altre centinaia di migliaia di intellettuali, il durissimo tempo della rieducazione nella risaia (con una figlia di pochi anni ed un’altra creatura in grembo) per diventare una vera khmer, in sostanza la perdita di sè, e la durissima resistenza per non soccombere.
Claire Ly
In ascolto molto attento
Donne immigrate
 Incontro con Gesù Cristo
Dallo scontro-incontro con il Dio degli

occidentali, che non ha applaudito alla sua

bravura nel resistere in quell’oceano di male,

ma le ha risposto con un silenzio abitato

dalla sua presenza, alla seconda tappa

del cammino: donna immigrata.

Esule in Francia, accolta come rifugiata in una

piccola comunità cattolica, dove padre Andrè

le passava i giornali rimasti invenduti in

parrocchia… ed un giorno in cui p. Andrè non

aveva avuto tempo di selezionare ciò che le

passava la lettura della Dives in Misericordia di

Giovanni Paolo II e soprattutto del suo testo di

riferimento: il Vangelo… e il Maestro Gesù non

l’ha lasciata per nulla indifferente, tutt’altro…
 Claire Ly
 Incontro eucaristico
 Adozione reciproca  Intervento accorato di Claire Ly
















La necessità di porsi alla sequela: Donna discepola, fino all’incontro eucaristico dove Colui che l’aspettava gli ha chiesto la sua adesione e disponibilità, in totale libertà di dire sì o no.

Il desiderio di chiedere il Battesimo, ricevuto dopo due anni di itinerario, il 24 aprile 1983.

Da allora un cammino in compagnia di Gesù senza rinnegare le sue radici buddiste, ma ricercando i cammini dell’ospitalità spirituale, della reciproca adozione, come la mangrovia (titolo del suo ultimo libro, raffigurata qui a fianco) che affonda le sue radici nelle acque salate e nelle acque dolci.

 

Una testimonianza, la sua, di quelle che lasciano il segno.

Una vita di straordinaria profondità lasciata intuire anche dalle risposte alle domande che le sono state fatte.

 
 La mangrovia
 Tasmutazione  Una prima domanda
 Un'ultima domanda
Il tema del perdono contemplando la foto della ninfea che cresce sulle acque dove affioravano migliaia di cadaveri, anche quelli dei propri cari, tenendo per mano la propria figlia nel suo viaggio di ritorno in Cambogia.

Il senso della sofferenza e del dolore più radicale.

Il valore della coscienza nella rilettura della tragica storia della Cambogia.

Davvero una donna ponte fra le culture, fra le fedi in un tempo che, come dice Papa Francesco, ha estremo bisogno di costruttori di ponti, di animatori della cultura dell’incontro.

Una grandissima gratitudine.
   

Se vuoi qualche altra notizia sull’incontro puoi cliccare qui



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Puoi riascoltare il suo intervento cliccando