Nell’ora della sera che domani tornerà legale, guadagnando qualche spicciolo di luce prima che diventi buio, una donna sta seduta sopra uno scalino largo di un negozio chiuso per la pandemia. Stoffe, pezze, stracci e strati di cartone le dilatano la forma, la circondano. Sembra una regina col mantello grosso che le scende attorno, arrotondandola.
I capelli paglia sono raggi attorno al viso incuriosito dal passaggio di una in bicicletta sulla strada sgombra.
Terminato il turno di lavoro, la signora pedalava verso casa con la giustificazione pronta ripiegata in quattro parti e il tesserino personale dell’azienda nello zaino.
Si guardarono. La signora in bicicletta vide una regina col mantello, nel salotto di città che non si era mai mostrato così comodo. La strada le faceva da tivù.
Pedalando dentro la tivù della regina comoda sul trono di cartone, la signora stanca proseguì nel suo tragitto verso casa.
Cristiana Venturi