Un approfondimento sull’informazione e le sue criticità
Infodemia, disinformazione, fake news, hate speech: parole che ormai fanno parte del linguaggio quotidiano. Ma ne conosciamo davvero il significato? Le parole veicolano un pensiero. C’è, quindi, un pensiero dietro alle narrazioni tossiche con cui ci confrontiamo in continuazione? Il mondo dell’informazione è irrimediabilmente avvelenato?
Le bufale ci sono sempre state, così come c’è sempre stato chi ha cercato di occultare la verità, ma oggi si deve fare i conti con i social media che, a causa della loro pervasività, mettono ancora più a dura prova la capacità di comprensione dei fatti. C’è, poi, l’intelligenza artificiale, che può essere una nemica o un’alleata. È tempo, dunque, per i giornalisti di tornare a fare il proprio mestiere di mediatori fra la notizia e il pubblico, insomma di “raddrizzare la schiena”.
Di tutto questo si parlerà nell’incontro “Infodemia: come difendersi”, organizzato dal Centro culturale San Paolo, in collaborazione con il Centro studi “Presenza Donna”. Appuntamento il 16 aprile, alle 20.30, presso il Centro Culturale San Paolo a Vicenza (viale Arturo Ferrarin 30).
L’intento degli organizzatori è fornire una chiave di lettura del mondo dell’informazione e del futuro che si prospetta, attraverso la voce di autorevoli relatori: Nunzia Vallini, direttore de “Il Giornale di Brescia”, e primo direttore donna attualmente in carica nei quotidiani provinciali lombardi, e Luigi Rancilio, giornalista di Avvenire, esperto di digitale. Il direttore Vallini si concentrerà in particolare sulla questione dell’hate speech. Infatti, nel 2020 scelse di chiudere la pagina Facebook del giornale a causa dei commenti dal linguaggio violento. Pagina, poi, riaperta con successo, grazie all’attivazione di nuovi strumenti di difesa. Rancilio, invece, analizzerà la narrazione dei social media, nonché i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale. Modera la giornalista Romina Gobbo.