Dossier “Donna e pace” 11
Donne – Associazione per la Pace
Associazione non profit, fondata nel 1988, opera in Medio Oriente, Palestina, Israele, Algeria, Turchia e Kurdistan. I membri di questa associazione pongono delle azioni di solidarietà con le donne che si trovano in particolari situazioni di conflitto, come lo sono quello arabo-israeliano o come lo è stato quello nella ex-Jugoslavia. I loro interventi si caratterizzano per la presenza sul posto, attraverso forme di non violenza, attraverso progetti per i/le rifugiati/e, mettendosi in rete con altre organizzazioni femminili, ad esempio con le Donne in Nero.
Tra le iniziative si possono ricordare il Capodanno in Palestina ed Israele dal 26 dicembre 1997 al 6 gennaio 1998: un’iniziativa per conoscere la Terra Santa attraverso l’incontro con le donne e gli uomini che s’impegnano per la pace; la solidarietà con le donne afgane costrette al silenzio sotto i pesanti veli della schiavitù; e la recentissima staffetta per la pace: la presenza, ogni settimana, da prima del Natale scorso, fino a Pasqua, di un gruppo di donne dell’associazione che condividono la vita della popolazione nei luoghi più emblematici dell’escalation del conflitto israelo-palestinese.
Riferimento: Luisa Morgantini – Corso Trieste, 36, 00198 Roma – e-mail: fimcislitalia@mclink.it
Associazione non profit, fondata nel 1988, opera in Medio Oriente, Palestina, Israele, Algeria, Turchia e Kurdistan. I membri di questa associazione pongono delle azioni di solidarietà con le donne che si trovano in particolari situazioni di conflitto, come lo sono quello arabo-israeliano o come lo è stato quello nella ex-Jugoslavia. I loro interventi si caratterizzano per la presenza sul posto, attraverso forme di non violenza, attraverso progetti per i/le rifugiati/e, mettendosi in rete con altre organizzazioni femminili, ad esempio con le Donne in Nero.
Tra le iniziative si possono ricordare il Capodanno in Palestina ed Israele dal 26 dicembre 1997 al 6 gennaio 1998: un’iniziativa per conoscere la Terra Santa attraverso l’incontro con le donne e gli uomini che s’impegnano per la pace; la solidarietà con le donne afgane costrette al silenzio sotto i pesanti veli della schiavitù; e la recentissima staffetta per la pace: la presenza, ogni settimana, da prima del Natale scorso, fino a Pasqua, di un gruppo di donne dell’associazione che condividono la vita della popolazione nei luoghi più emblematici dell’escalation del conflitto israelo-palestinese.
Riferimento: Luisa Morgantini – Corso Trieste, 36, 00198 Roma – e-mail: fimcislitalia@mclink.it
Anno di Volontariato Sociale
Tra le esperienze di pace vogliamo segnalare quella dell’Anno di Volontariato, che quest’anno celebra il ventesimo anniversario. È nato da un’idea della VI^ Commissione del Convegno del 1976 “Evangelizzazione e Promozione Umana”, la quale chiedeva alla Chiesa italiana di fare propria “la proposta di farsi carico della promozione del servizio civile sostitutivo di quello militare nella comunità italiana, come scelta esemplare e preferenziale dei cristiani, e di allargare la proposta di servizio civile anche alle donne”. Un lungo applauso accolse questo invito, che fu assunto come impegno di promozione dalla Caritas Italiana.
La prima esperienza di Anno di Volontariato Femminile partì nel marzo 1981 nella diocesi di Vicenza, con le prime quattro giovani. Dall’81 ad oggi sono un migliaio le giovani che in tante parti d’Italia, soprattutto delle diocesi del Nord e del Centro, hanno potuto fare questa significativa esperienza.
Si tratta di una proposta rivolta a giovani donne – ma negli ultimi anni allargata anche ai maschi che non devono sostenere il servizio militare -, di un servizio a tempo pieno (o anche parziale) per un anno, caratterizzato primariamente dalla gratuità (non retribuito e senza la ricerca di vantaggi di qualsiasi tipo), dalla spontaneità (libera scelta) e dalla condivisione vissuta con gli ultimi che vivono in un determinato territorio.
Il fine non è quello di contrastare in maniera diretta una mentalità militarista, ma è quello di testimoniare in un modo esemplare valori alternativi per il vivere sociale, per sanare situazioni di emarginazione e di povertà che per il fatto stesso di esservi, evidenziano le gravi carenze di un’autentica pace sociale.
E’ anche e soprattutto un periodo di formazione alla vita come servizio, e come servizio competente e ai valori della pace, della giustizia, della solidarietà.
L’Anno di Volontariato non è un fenomeno di massa, rimane contenuto nelle sue dimensioni di espansione, ma è una forma significativa ed incisiva di presenza e di partecipazione delle giovani donne alla vita delle comunità cristiane e civili.