Dialogando con Stella Morra
Il quinto appuntamento annuale del week-end estivo promosso da “Presenza Donna” si colloca in evidente continuità con la proposta di discernimento culturale realizzata nell’estate 2002 e che avevamo intitolato Abitare la soglia. Siamo sempre all’interno di un tentativo – imperfetto ed aperto a soluzioni diverse – d’imparare “l’arte” del discernimento evangelico, non solo per le nostre scelte di vita e quotidiane, ma anche per le questioni che incontriamo come popolo di Dio in cammino nella storia. L’anno scorso, con l’aiuto di Stella Morra, abbiamo provato ad addentrarci in due percorsi: quello classico, conosciuto e consolidato, del metodo ignaziano, che parte dal soggetto: da ciò che avviene nel cuore dell’uomo/donna che discerne le mozioni interiori (desolazioni – consolazioni) per arrivare ad una deliberazione; ed il metodo più nuovo, meno sperimentato, che parte dall’oggetto del discernimento e che abbiamo visto implicare maggiormente la discussione, il confronto, il dialogo tra i soggetti che discernono. Rispetto a questo secondo metodo, un elemento importante – ma bisognoso di essere approfondito e compreso – è il principio eucaristico, che presiede ai vari poli dai quali si affronta la questione. Per questo motivo abbiamo chiesto a Stella Morra, in quanto teologa, di aiutarci a capire più da vicino questo aspetto vitale del discernimento evangelico e del Cristianesimo, in quanto esperienza visibile e condivisa della fede in Gesù Cristo nostro Signore. Tale approfondimento ha costituito la prima parte del week-end, che è poi proseguito con un’esercitazione fatta da tre gruppi che hanno tentato di applicare i criteri del principio eucaristico ad una questione concreta emersa all’interno dell’Associazione C.D.S. “Presenza Donna”. La questione era stata elaborata all’interno di un gruppetto di persone che si era incontrato durante l’anno per dare continuità a quanto emerso nel week-end “Abitare la soglia”. In un primo momento il gruppo è arrivato a focalizzare l’attenzione tematica nell’ambito della sfida della comunicazione, o meglio dei mezzi di comunicazione adeguati a trasmettere il messaggio che l’Associazione desidera comunicare attraverso le proprie iniziative. Ha poi cercato di definire il tema in termini di questione da discernere (utilizzando il metodo ignaziano), di trovare i passi biblici illuminanti al riguardo (polo narrativo), i testi di riferimento del Magistero e alcuni elementi di confronto significativi provenienti dal mondo laico. Ha raccolto in tal modo un corposo materiale che è stato fatto pervenire anticipatamente a tutti i partecipanti al week-end. I lavori di gruppo sono stati un’esperienza ricca, non semplice, articolata e diversificata. Negli Atti purtroppo (ma non può essere diversamente) si ritrova solo una sintesi di quanto emerso, nella speranza che faccia sorgere il desiderio in chi legge di tentare esperienze analoghe, per camminare insieme, come cristiani, verso una fede adulta in dialogo con le istanze e le sfide del nostro tempo, per imparare ad essere Chiesa in modo corresponsabile.
Sr. Maria Grazia Piazza
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