Il racconto della volontaria del Servizio Civile della preghiera al femminile
Martedì 8 marzo 2022, nella chiesa di San Carlo al Villaggio del Sole di Vicenza, ho partecipato alla tradizionale preghiera al femminile in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.
Il titolo della preghiera di quest’anno è “Donne con. Provocazioni per abitare il futuro”. A condurre la preghiera è stata Francesca Nardin e sono intervenute tre giovani che si sono messe in dialogo con la Chiesa che sta vivendo il cammino del Sinodo.
La prima proposta è stata di Laphidil Twumasi accompagnata dal brano degli Atti degli Apostoli riguardante l’accoglienza di Dio che “non fa preferenze di persone” (At. 10,34-36). I brani biblici sono stati introdotti da dei testi preparati da Matilde Mantoan (purtroppo assente). Laphidil, animatrice di S. Lazzaro e originaria del Ghana, ci ha parlato delle sue radici, del suo percorso di giovane impegnata in parrocchia e della sua esperienza multiculturale. Alla fine ci ha posto la seguente “domanda-nodo”: “Come chiesa ci chiediamo: come possiamo essere spazio di accoglienza e di ascolto in particolare verso i giovani, le donne e le persone che provengono da altre culture, valorizzando le nostre diversità?”.
La seconda proposta è stata fatta da Laura Pagliarin, giovane sposa, mamma e lavoratrice. È stata introdotta dal brano del Vangelo dove Gesù si paragona ad una chioccia che accoglie figli e figlie sotto le sue ali (Mt, 23,37-38). Laura ha affrontato il tema della maternità e dell’essere famiglia in dialogo con la chiesa e ha concluso la sua presentazione lasciandoci questa “domanda-nodo”: “Come chiesa ci chiediamo: come possiamo rafforzare il legame tra di noi, con il prossimo, e con la madre-chiesa che sembra sempre più lontana e in fatica a radunare i suoi figli e figlie?”
L’ultimo intervento è stato fatto da Lucia Fontana che ha raccontato la sua esperienza di studentessa di teologia. Negli anni si è resa conto che l’ambiente teologico è prettamente maschile e questo ha fatto sì che si ponesse delle domande che l’hanno avvicinata al mondo della teologia femminista. La “domanda-nodo” che ci ha lasciato per riflettere è :”Come chiesa ci chiediamo: abbiamo il coraggio di ampliare la nostra visione, anche in ambito teologico, lasciandoci provocare da punti di vista diversi dai nostri?”. Il brano che ha accompagnato l’intervento di Lucia è il celebre episodio dell’incontro di Gesù con la donna siro-fenicia (Mt 15,22-28).
Successivamente è stato consegnato a tutti/e un segnalibro formato da una cordicella lavorata a uncinetto dalle donne dell’India, sostenute dal commercio equo e solidale. Su queste cordicelle siamo stati/e invitati/e fare 3 nodi per rappresentare le 3 domande-nodo e ripercorrere i momenti appena vissuti. La preghiera è stata una bella occasione per riflettere e per fare un viaggio interiore attraverso le varie provocazioni emerse. Hanno preso parte alla serata in modo attivo e partecipativo circa 160 persone, numero importante in tempo di Covid. Infine, ringraziamo anche tutti i partner che hanno collaborato alla realizzazione della preghiera, il cui video è disponibile anche nella pagina facebook di Presenza Donna.
Astrid Caleffa