Il 14 novembre il convegno del Forum delle associazioni femminili del vicentino
Rispettando una bella
consuetudine, il Forum delle associazioni femminili del vicentino, al termine
del suo percorso di studio e approfondimento, invita la cittadinanza a
partecipare a un convegno di sintesi e rilancio. L’appuntamento è fissato per sabato 14 novembre in orario 15.30-18.00 presso
il Centro congressi Confartigianato (Via Fermi 201, Vicenza), per un
convegno sul tema “Meno welfare uguale
meno libertà per le donne? Nuovi percorsi economici, sociali, culturali”.
Il convegno, a ingresso libero,
sarà presentato da Anna Pretto (Forum delle associazioni femminili), e vedrà
susseguirsi gli interventi di Vera Negri (economista, Università di Bologna),
Elena Torresan (zoologa, fattoria didattica “Il codibugnolo”), Chiara Spadaro
(giornalista ambientale e antropologa), Paola Zanotto (Presidente Movimento
Donne Impresa), intervallate dalla musica del pianista Diego Allieri.
L’evento metterà a fuoco il
grande punto interrogativo che da quasi tre anni accompagna il percorso di
studio del Forum, ventennale gruppo di riflessione che unisce associazioni
femminili di diverso tipo: la diminuzione e l’arretramento del welfare provoca
minori libertà per le donne?
Suor Federica Cacciavillani,
presidente dell’associazione Presenza Donna e coordinatrice del Forum, motiva
così il percorso di approfondimento: “Interpellato
dalla crisi economica e dall’arretramento del welfare pubblico, tre anni fa
il Forum ha accolto la proposta di cercare di rispondere alla domanda che
accompagna questi temi, attraverso l’intervento di alcune esperte di economia,
di politiche del lavoro, di sindacati, ma anche nell’ascolto di esperienze
provenienti dalle giovani donne che stanno entrando nel mondo del lavoro.
“Diversi approcci socio-culturali, diverse competenze ma anche
differenti visioni del mondo – continua Cacciavillani – hanno accompagnato la riflessione comune, sfociata in questo
convegno che restituisce alla città il percorso fatto dalle associazioni, ma
che vuole anche tener viva la domanda, per poter insieme ricercare soluzioni possibili alle problematiche che la nuova
situazione socio-economico-culturale pone al mondo delle donne”.