Molte riflessioni, analisi, suggestioni, che hanno interpellato i presenti per sentire meglio gli echi della Parola dal Sinodo dei vescovi, che don Dario ha fatto sentire nella prima parte della serata dedicata proprio al messaggio finale che il Sinodo ha inviato al popolo di Dio.
L’ascolto e la visione, attraverso la voce e la parola di Dario, ma anche attraverso le immagini che lui ha scelto per farci “ascoltare “ anche con lo sguardo gli echi della Parola.
Fu dolce come miele
Possiamo sentire il profumo di libro nuovo che emana dal nuovo testo di don Dario di riflessione sulla Parola di Dio domenicale dell’anno B.
Nell’introduzione, il biblista don Cesare Bissoli ne apprezza la “brevità, la semplicità, la chiarezza”, che non toglie gusto alla Parola, non la sovrasta con un gusto troppo dolce o troppo acido, ma ne dà quella che lui definisce una “una dolcezza tonificante”.
Lidia Maggi, Pastora battista, scrive anche che di questo testo apprezza il “gusto forte di passione profetica” che sa riconoscere il volto di Dio nella storia, e la “sapienza” che sa essere pedagogica e aperta ad altre interpretazioni.
Si può certamente toccare il libro di Dario, un testo di riflessione sulla Parola che porta un titolo proprio gustativo “e fu dolce come miele”, tratto dal salmo 119: “Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: più dolci del miele per la mia bocca”.
Don Dario ci fa gustare un assaggio di quanto ha scritto, comunicandoci il gusto di Parola che ha provato mentre scriveva, lasciando a noi la possibilità poi di leggere e assaporare il “retrogusto” delle sue parole di Parola.
Federica Cacciavillani |