Per tornare sulle parole di mons. Pero Sudar e Jasminka Selimovic
La preghiera
è poi continuata portando la Parola di Dio in mezzo all’assemblea,
intronizzandola e proclamandola. È stato scelto come testo ispiratore quello
della parabola della misericordia lucana che vede protagonista una donna che
cerca la moneta perduta finché non la ritrova. Nelle foto sottostanti vediamo
la danza che ha accompagnato questo momento.
Il commento
al brano evangelico, e più diffusamente alla presenza delle donne nell’esperienza
di Gesù e dei suoi discepoli, è stato offerto da mons. Pero Sudar, vescovo
ausiliare di Sarajevo dal tempo in cui la città, nel 1993, era assediata dall’esercito
serbo. Mons Pero
Sudar negli incontri del 6 e 7 marzo ha approfondito, a partire dall’esperienza
della guerra e della pace da costruire, i temi della riconciliazione e della
misericordia. Hanno colpito in particolare le parole: “Molto spesso mi viene il
dubbio se sia più difficile vivere in guerra con la speranza o in assenza di
guerra senza la speranza. È proprio questo il dilemma che opprime”.
“Bisogna
sempre tener presente che il vero dialogo non è possibile se viene fatto
soltanto da uomo a uomo; occorre dialogare soprattutto con Dio, pregare perché
la pace, come conseguenza del dialogo, riconciliazione e misericordia, è un
dono di Dio”. In allegato trovate il testo dei tre interventi di mons. Pero
Sudar.
riflessione ognuno dei numerosi presenti è stato invitato a portarsi verso l’uscita
dove aveva la possibilità di attingere a una lampada luminosa accendendo il
lumino che aveva ricevuto entrando in chiesa. La pioggia scrosciante ha
impedito di uscire, ma questa era l’intenzione: l’impegno di ognuno a “uscire”,
a portare la luce ricevuta nella vita quotidiana, per accendere relazioni di
vicinanza e solidarietà che permettono di trovare il senso della vita.
Infine un
altro segno: quello portato dalla Bosnia, dalle cooperative di donne che
coltivano e raccolgono i piccoli frutti (lamponi, mirtilli, more…) per farne
succhi e marmellate. Con l’impegno creativo di altre donne italiane sono stati
preparati centinaia di piccoli vasi di marmellata, accompagnati dal messaggio
della giornata (disegnato splendidamente da Chiara Peruffo). Una nota di
merito a sr. Gigliola (nella foto) sempre in prima linea nell’impegno e nella
creatività. E un grazie
di cuore a tutti i partecipanti, a Jasminka e a mons. Sudar che alla fine ci ha
fatto dono della sua benedizione.
Sulla pagina Facebook di Oxfam Sud Est Europa Jasminka Selimovic racconta la sua testimonianza vissuta con noi in occasione degli eventi per l’8 marzo.