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Premio “Città di Vicenza” a Presenza Donna!

Domenica 8 settembre 2024, nella splendida cornice del Teatro Olimpico di Vicenza, si è svolta la cerimonia che ha assegnato i premi “Città di Vicenza”, e fra le realtà premiate c’è anche Presenza Donna!

“Abbiamo voluto istituire un riconoscimento che, dopo tanti anni, tornasse a premiare annualmente persone e realtà della nostra città che si sono distinte nei campi più diversi” ha commentato il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai. “L’identità di una comunità si costruisce a partire dalle persone che la compongono ed è giusto riconoscere e valorizzare l’impegno e il talento di chi contribuisce ad accrescerne il senso di appartenenza” (QUI trovate l’elenco dei premiati e il racconto dell’intera serata, condotta da Antonio di Lorenzo).

Fra i cittadini e le realtà benemerite di Vicenza è stata premiata anche Presenza Donna, con le seguenti parole di presentazione: “Il Centro documentazione e studi Presenza Donna opera dagli inizi degli anni Ottanta, promosso dalla congregazione delle suore Orsoline. Conserva e valorizza il fondo archivistico “Elisa Salerno” attorno al quale ha svolto un importante lavoro di divulgazione per far conoscere una donna che dovrebbe essere già proclamata santa. A giugno dell’anno scorso, a conclusione di un processo iniziato con la precedente amministrazione, la salma di Elisa Salerno è stata tumulata nel famedio dei cittadini benemeriti. L’associazione Presenza Donna è composta da una sessantina di donne e uomini, religiose e preti, laiche e laici. Ritiene che le donne, con la loro specificità, debbano fornire il loro contributo alla vita ecclesiale e a quella civile. Presenza Donna lavora con organismi e movimenti di diversa ispirazione ideologica. La città di Vicenza intende con questa targa di riconoscenza celebrare l’impegno quotidiano dell’associazione, affidando questo segno di ringraziamento civico alla presidente suor Elisa Panato”.

Suor Elisa, dopo aver ritirato la targa, commenta: “Ringraziamo l’amministrazione comunale per questo riconoscimento, che ci sprona a proseguire nell’approfondimento degli studi di genere e nel coltivare un pensiero critico, per dare vita, nella società e nella Chiesa, a pratiche ed azioni sempre più inclusive e attente al mondo delle donne”.

 

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