L’incontro con Emanuela Buccioni raccontato dalla volontaria del servizio civile
Tra le numerose proposte della 17° edizione del Festival biblico dal titolo “Siete tutti fratelli (Mt 23,8)”, venerdì 25 giugno 2021 alle 20.45 si è svolto l’incontro in collaborazione con Presenza Donna. Presso il chiostro del Palazzo Vescovile di Vicenza Emanuela Buccioni, biblista, ingegnere e membro del Coordinamento delle teologhe italiane e Davide Assael, conduttore filosofo e ricercatore, hanno interagito sul tema: “Il vino di Cana (Gv 2,1-12). L’amicizia sociale e l’alleanza uomo-donna per la custodia della casa comune”.
Emanuela Buccioni si è soffermata sulla figura di Maria, in particolare ha offerto degli spunti per cogliere delle nuove sfumature sulla sua attenzione-azione che si può dire profetica. La mancanza del vino, in occasione della festa per le nozze di Cana, viene da lei letta alla luce di una traduzione alternativa a quella tradizionale per dare nuovi spunti su cosa questa assenza potrebbe rappresentare al giorno d’oggi.
La mancanza viene interpretata in un contesto di amicizia sociale in cui ciascuno/a è chiamato/a a fare la propria parte tentando di costruire delle relazioni alla pari e nella reciprocità. Ecco allora il senso di trasformare l’acqua, bevanda del quotidiano, nel vino pregiato della festa, per cercare di vivere nel quotidiano delle relazioni di fraternità e sororità autentiche.
Questo è l’invito e la sfida che anche papa Francesco ci rivolge nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti”, dove al numero 180 possiamo leggere: “Riconoscere ogni essere umano come un fratello o una sorella e ricercare un’amicizia sociale che includa tutti non sono mere utopie. Esigono la decisione e la capacità di trovare i percorsi efficaci che ne assicurino la reale possibilità. Qualunque impegno in tale direzione diventa un esercizio alto della carità. Infatti, un individuo può aiutare una persona bisognosa ma, quando si unisce ad altri per dare vita a processi sociali di fraternità e di giustizia per tutti, entra nel «campo della più vasta carità, della carità politica»”.
Astrid Caleffa