Dialogando con Carlo Molari
Guardiamo all’oggi dal…futuro
Il futuro che irrompe nella storia si intreccia con il vissuto storico dell’umanità e Carlo Molari, con grande abilità e competenza, ha offerto un’ampia panoramica della lunga gestazione del terzo millennio, che impegna le nostre vite ad accogliere l’azione creatrice di Dio, affinché in noi si manifesti come intuizione, pensiero, gesto. Le nostre persone, diventando epifania di Dio, aprono nuovi sentieri di pace e di giustizia, sui quali l’umanità può camminare nella condivisione e solidarietà reciproche.
Su questi percorsi di novità abbiamo incontrato tre donne impegnate, con la loro originalità, nella società e nella Chiesa, che di fronte alla sfide maturate nella nostra cultura, hanno saputo seminare semi portatori di futuro. Lucia Zanarella, donna coraggiosa e attiva sul difficile fronte della pace, ha dato vita al “Comitato per il mantenimento della pace in Bosnia”, mettendo in movimento Istituzioni e volontariato affinché cooperino insieme per progetti comuni.
Sul fronte della politica si schiera Mariapia Mainardi Agostinelli che, attenta ad una maggiore presenza delle donne in ambito sociale, con la sua tenacia e intuizione femminile, ha favorito l’avvio della “Scuola di politica delle donne del Nordest”. Anche nella Chiesa ci sono segni di novità che aprono spiragli di luce. Con entusiasmo e lungimiranza Rosangela Vegetti ha presentato l’”Osservatorio sulle relazioni uomo-donna, della Diocesi Ambrosiana, di cui è promotrice e co-presidente. Il contributo del ‘genio femminile’ non è solo singolare, ma anche plurale. L’associazionismo femminile, è delineato con maestria da Maria Grazia Piazza; con l’attenzione alla realtà locale, pur non sfuggendo ad uno sguardo d’insieme, ha posto l‘interrogativo inquietante e provocatorio: quali futuri?. Anna Fontana
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