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riceviamo auguri al femminile….

….e li condividiamo











 


Icona delle donne mirofore, sec XIX, Palazzo Montanari, Vicenza


 


 


 


 


 


 


 



 


 


 


 



 


 


 


RISURREZIONE


 Elisa Kidanè


missionaria comboniana


 


Un chiarore,


complice


la luna,


indica loro


stralci di sentiero.


E vanno


le donne


di ieri,


nottetempo,


provviste


di olii profumati


e coraggio inaudito…


Osano infrangere


leggi di forza


e di morte.


Vanno,


anzi no,


corrono


le donne


di ieri


per smuovere


il masso dalla tomba


per lenire


ferite indelebili


per profumare


il corpo straziato


del loro Maestro.


 


 


 


 


 


 


 

 

 


Da allora,
continuano ad andare


le donne  di oggi


con la stessa passione


delle donne di ieri.


Vanno
sotto gli occhi


increduli


delle stelle.


Vanno,


e nell’intimo


un presentimento


antico


e sempre nuovo:


la loro audacia


obbligherà


il Dio della Vita,


oggi,


come ieri,


a ripetere il miracolo,


a svuotare


sepolcri,


a inventare


risurrezione…


e affidare loro


anche oggi,


come ieri


la prerogativa


di raccontare


al mondo


la Bella Notizia


e cantare,


nel cuore


dell’umanità,


inni


alla vita


che non muore.

     






 

 


 


Da sr Daniela Maccani


missionaria comboniana 


 


monasteri copti in Egitto


 


Anche l’Egitto è terra santa! mi ha detto abuna Kyrillo accogliendomi nel Monastero dell’Annunciazione, a 40 kilometri da Alessandria, dove sta nascendo una comunità monastica che, al momento, ha un monaco, due novizie, una monaca, una postulante e un novizio. Tre settimane nel deserto, in questo monastero circondato da famiglie di beduini, mi hanno fatto toccare appena qualcosa della spiritualita’ che ha attratto e spinto nel deserto uomini e donne assetati di assoluto, non solo all’inizio del cristianesimo, ma proprio in questi primi anni del terzo millennio.
 
Sparsi nel deserto egiziano, i monasteri sono vere sorgenti di spiritualità, oasi non solo di preghiera e di pace, ma di un miracolo agricolo che trasforma il deserto in giardini, orti, piantagioni di palme da datteri, di fichi, agrumi, banani, meli, peri, viti… siepi di rosmarino, basilico, ciuffi di menta e camomilla, rose, gerani, margherite, ibiscus, cactus, aloè e tante altre piante piccole e grandi abitate da uccelli che cantano dall’alba al tramonto e insieme a questa natura sembrano unirsi alla recita dei salmi, alla preghiera e al profumo dell’incenso usato con abbondanza nella liturgia copta.

E’ da questo Egitto che vi auguro una Settimana davvero Santa, dal respiro profondo, in comunione con  Cristo e con tutta l’umanità che a fatica trova dove dissetarsi e gustare il sapore del pane quotidiano.
Dalla sera del Venerdì santo fino all’alba, nella liturgia copta si reciteranno tutti i 150 salmi e si leggerà tutta l’Apocalisse, riempiendo la notte di un’attesa e di una speranza che conducono all’alba del Sabato santo e preparano alla gioia della Risurrezione.

E’ da questo ambiente, da questo Egitto dall’anima profondamente cristiana che vi ricordo e vi auguro Buona Pasqua!


PREGHIERA
Benedici, Sgnore, le acque del Nilo, le piantagioni, i frutti della terra,
per i poveri del tuo popolo, per le vedove e gli orfani, per gli stranieri e gli ospiti,
per tutti  i lavoratori  e per tutti coloro che ti pregano
e invocano il tuo santo nome, 


 perchè gli occhi di tutti implorano te, che dai loro il cibo nel momento giusto.
Sii clemente con noi secondo la tua bontà,
 tu che nutri ogni corpo, riempi i nostri cuori di gioia e di pace,
affinchè abbiamo ciò che basta in ogni cosa,
e cresciamo in ogni opera buona.

dalla Preghiera dei fedeli della Messa quotidiana