Un anno è letteralmente volato, ed è il momento di tirare le somme, anche se, ammetto, avrei voluto che questo momento non arrivasse così presto. Le
esperienze vissute grazie al Servizio civile sono state molte, ricche di emozioni e
di momenti di crescita professionale e personale, al punto che se le
enumerassi, sicuramente finirei per dimenticarne qualcuna. In particolare, vorrei soffermarmi più sugli effetti che il Servizio ha avuto sulla mia vita
personale, questo perché in un certo senso l’avevo iniziato con motivazioni di
tutt’altro genere: conoscere una realtà culturale e professionale diversa da
quella cui ero abituata, vivere un impegno attivo più sentito e forte, trovando
i giusti canali, ma anche arricchire il mio curriculum con un’esperienza che
ancora non avevo vissuto. Obiettivi che ho trovato e apprezzato molto, un
bagaglio che, ne sono certa, in futuro mi tornerà estremamente utile.
Come
dicevo però, nel corso dell’anno ho lentamente realizzato che il Servizio ha
avuto un effetto ‘terapeutico’ soprattutto sul mio modo di vivere le relazioni.
Sono molto più consapevole di chi e cosa mi aiuta a stare bene con me stessa,
ed è stato un forte punto di partenza per accogliere nella mia vita persone
nuove in grado di arricchirmi; non solo, mi sono impegnata ad ascoltare e comprendere le esigenze
degli altri, capendo come la diversità del loro vissuto sia un valore aggiunto
e non un limite. L’esperienza del Servizio a Presenza Donna mi ha dato
uno stimolo significativo per aprire gli occhi e interrogarmi sulla realtà,
conoscerne le sfumature e criticità di cui non si sente parlare in TV. Per me è
stato uno strumento molto importante per imparare ad essere più empatica, per
mettere da parte i preconcetti e cercare di andare più a fondo nelle relazioni,
evitando di fermarmi ai giudizi dettati dalle prime impressioni.
Allo
stesso tempo, questi momenti di riflessione che mi sono ritagliata – dopo aver
letto articoli particolarmente significativi, o ascoltato la testimonianza di
ospiti del Centro – mi hanno permesso di apprezzare molto di più quello che ho
e le opportunità che mi sono state offerte negli anni, dandomi la spinta giusta
per affrontare con fiducia quello che mi aspetterà nei prossimi mesi! Adesso
infatti dedicherò anima e corpo allo studio, per laurearmi e partecipare al
tanto agognato concorso docenti del prossimo anno; sarà un periodo davvero
intenso e impegnativo, ma quel che è certo è che non voglio “dimenticarmi”,
presa da tutte queste scadenze, delle preziose lezioni apprese nel corso delle
giornate a Presenza Donna. In certi momenti devo dire che è stato molto
impegnativo riuscire a conciliare tutte le cose, ma ne è valsa la pena; sono
pronta per andare avanti e vedere cosa avrà da offrirmi il futuro, e non ho
dubbi che quanto ho vissuto e provato grazie al Servizio civile mi aiuterà a
compiere le scelte più giuste, continuando a coltivare i bellissimi rapporti
che ho costruito quest’anno.
Al
di là del Servizio civile in sé, voglio concludere dicendo che la realtà di Presenza Donna merita di essere
frequentata a prescindere per la ricchezza di spunti e riflessioni che offre, per approfondire questioni e tematiche spesso poco dibattute,
o di cui si ha una conoscenza blanda e parziale. Ovviamente non è necessario
partecipare a tutto, ma credo sia difficile non trovare un pretesto o
un’occasione per metterci il naso. Questo vale a parer mio soprattutto per i giovani,
nel loro caso credo sarebbe importante essere avvicinati dalle scuole e
famiglie a delle attività più impegnate e costruttive, capaci di porli in
dialogo con adulti per interrogarsi sulla realtà in cui vivono, vicina o
distante che sia.
Arianna