Dossier “Donne e chiesa” 13
La storia è stata elaborate e concettualizzata dal punto di vista maschile; di conseguenza la memoria collettiva è legata maggiormente alle figure maschili, che a quelle femminili. La “storia di lui” (His-Story) aveva ritenuto irrilevante la “storia di lei” (Her-Story), e tanto meno la storia di entrambi. Far emergere dai sotterranei della storia le donne come “soggetto della storia”, è stato un percorso prioritario degli Studi delle Donne (Women’s Studies), che ha avuto i suoi riflessi in ambito accademico all’interno della Chiesa stessa e di cui anche il papa ha voluto farsi portavoce.
Il papa ha proclamato tre donne Copatrone del continente europeo: Brigida di Svezia, Caterina da Siena e Edith Stein, in occasione del Sinodo per l’Europa (1999), facendo così memoria della santità dal volto femminile.
“Ho pensato di integrare la schiera dei celesti patroni (Benedetto, Cirillo e Metodio) con tre figure altrettanto emblematiche di momenti cruciali del secondo millennio“, scrive il Papa nella Lettera Apostolica, emanata il 1° ottobre 1999, in forma di Motu Proprio.
Queste tre donne che vivono in epoche storiche diverse – Brigida e Caterina nel cuore del Medioevo, Edith nell’ultimo scorcio del secolo -, che provengono da aree geografiche diverse – Svezia, Italia, Germania -, e con origini sociali diverse, hanno in comune la capacità di essere custodi di una novità, della memoria vivente del Dio della speranza, che apre cammini inediti nella storia. Con la loro delicatezza e fermezza femminili, con il coraggio che viene dal sentirsi amate e mandate da Dio, anticipano i tempi nuovi, e introducono profumo di vita nella storia ecclesiale e sociale. Come il profumo della gratuità, versato da una donna, “riempiva la casa” (Gv 12,3) ai tempi di Gesù, così il profumo di queste donne emana lungo la storia fino a riempire, alle soglie del duemila, il continente europeo.
Brigida di Svezia (1302/3-1373), di famiglia aristocratica, vive con grande amore la sua vocazione di sposa e madre, coniugando la vita familiare con la preghiera, lo studio della Bibbia e la carità. Dopo la morte del marito, trascorre la seconda parte della sua vita a Roma, dove diventa “punto di riferimento per molte persone della Chiesa del suo tempo“. Si presenta come “canale” della parola di Dio, sulla linea dei profeti, acquistando autorevolezza in uno spazio gerarchico, ecclesiale e civile che non presta attenzione alla parola delle donne. Accompagnata da straordinarie grazie mistiche, Brigida si fa pellegrina per l’Europa e si prodiga per l’unità: propone monasteri doppi, che comprendono uomini e donne, il cui progetto, mai realizzato, pone l’accento sull’autorità femminile. |
Caterina da Siena (1347-1380), quasi contemporanea di Brigida, è figlia di mercanti. Favorita di grazie straordinarie fin dall’infanzia, percorre il suo cammino spirituale come terziaria domenicana. È una presenza femminile autorevole che entra “con piglio sicuro e parole ardenti nel vivo delle problematiche ecclesiali e sociali della sua epoca“, lacerata da conflitti e da costumi facili. Donna della riconciliazione e della pace, riesce ad ottenere il ritorno del Papa da Avignone a Roma. Il suo impegno apostolico scaturisce da quello spazio intimo, che lei ama chiamare “cella interiore”. Il permanere in ascolto delle ispirazioni divine, la rende capace di una maternità spirituale, riconosciuta da discepoli che si raccolgono intorno a lei e che ascoltano i sui consigli. |
Edith Stein (1891-1942), di origine ebraica, vive la sua esistenza come un tormentato pellegrinaggio alla ricerca della verità. Appassionata agli studi filosofici, donna intellettuale ed emancipata, milita a favore della promozione sociale delle donne e scrive pagine molto belle in cui esplora “la ricchezza della femminilità e la missione della donna sotto il profilo umano e religioso“. Non appagata dalle realtà del mondo sceglie la via del Carmelo, assumendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Qui le sue aspirazioni più profonde approdano al grande mistero della croce; un mistero che vive personalmente e la rende partecipe delle atroci sofferenze del suo popolo, fino alla deportazione e all’esecuzione nell’assurdo campo di Auschwzitz-Birkenau. |
Il papa ha voluto attingere alla memoria femminile e additare queste tre donne all’Europa, perché possa crescere nell’unità e aprirsi alle dimensioni dello spirito. Sono tre donne che hanno saputo incarnare nel tempo e nella storia il volto femminile di Dio, che dona la vita e continua a donarla, per amore dell’umanità.
La chiesa profuma della ricchezza di queste esperienze religiose femminili, la cui memoria sollecita la ricerca dei valori autentici che stanno nel profondo di ogni cuore, apre cammini di speranze e provoca donne e uomini all’accoglienza reciproca, al rispetto per la diversità, alla fraternità-sororità.
Per approfondire:
Brigida di Svezia
Carpinello Mariella, Brigida di Svezia, patrona d’Europa, Piemme, 2000
Borreson Karl Elisabeth, Le madri della Chiesa. Il Medioevo, D’Auria, 1993
Caterina da Siena
Granzotto Emilia, Caterina da Siena. Una santa e il suo tempo, Ed. San Paolo, 1995
Riccardo Carli (a cura di), Il messaggio di Santa Caterina da Siena dottore della Chiesa, Ed. Cantagalli, 1996
Edith Stein
Sleiman J. E L. Borriello (a cura di), Edith Stein, testimone di oggi profeta per domani. Atti del Simposio internazionale, Libera Editrice Vaticana, 1999
Arnaldo Pigna (a cura di), Santa Teresa Benedetta della Croce. Maestra e Testimone, Ed OCD, 1999
nel sito
Caterina, Edith, Brigida: utopie possibili?