Skip to content Skip to footer

WEEK-END DI FORMAZIONE A VILLA SAN CARLO

Su “potere della croce, impotenza della risurrezione”: i contributi di don Giuseppe Siviero e Lilia Sebastiani





 

Si è realizzato anche quest’anno il tradizionale appuntamento estivo con il week-end di formazione: un’occasione preziosa per approfondire alcune tematiche che ci interpellano come cristiani che vogliono vivere in modo significativo l’appartenenza ecclesiale a servizio del Vangelo.     

A Villa San Carlo di Costabissara, la prima giornata (1 luglio) si è aperta con il contributo di riflessione di don Giuseppe Siviero – docente di Diritto Canonico presso la nuova Facoltà Teologica del Triveneto – che ha declinato il tema “Donne nella Chiesa post-conciliare: modelli di autorevolezza”, offrendo una relazione stimolante, ricca ed approfondita, mettendo in risalto il ruolo dei laici nella Chiesa e come sia importante che le donne mettano a disposizione in pienezza le loro potenzialità, proprio perché la Chiesa e l’umanità siano sempre di più ad immagine e somiglianza di Dio.
 





 

La riflessione è stata ulteriormente arricchita ed approfondita dalla teologa Lilia Sebastiani – autrice di diverse pubblicazioni sulle donne dal punto di vista biblico.


Partendo dalla presentazione di Maria di Magdala tra croce e risurrezione, ha evidenziato la ministerialità delle donne nella Chiesa, facendo gustare ai presenti la ricchezza sconfinata della Parola di Dio, in particolare quella dei Vangeli che consegnano alla fede della Chiesa un discepolato femminile voluto da Gesù che non ha potuto ancora esprimersi secondo tutte le virtualità ad esso possibili. 






 Negli ultimi anni abbiamo scelto di dedicare la nostra attenzione al tema del potere-autorità per meglio comprendere come offrire con consapevolezza e competenza il nostro piccolo-grande apporto alla vita delle comunità in cui viviamo. Con questo week-end si è idealmetne concluso tale percorso tematico, pur consapevoli che molti aspetti rimangono bisognosi di approfondimento e, soprattutto, di trovare vie ed esperienze di incarnazione concreta. L’invito, aperto a tutti, è stato raccolto da persone provenienti da diverse diocesi, in prevalenza donne, giovani ed adulte che operano nella Chiesa e nella società con impegni molteplici e che hanno portato un contributo non piccolo al confronto e alla riflessione comune.